Pensieri sconnessi
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Ransie
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Pensieri sconnessi
Pensieri sconnessi, angolo dove poter palesare qualsiasi cosa ci frulli per la testa ma soprattutto, (previo consenso), per poter riportare le cazzate che ogni tanto mi capita di scrivere. Tipo quella che ho appena messo giù…
Ransie-
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Re: Pensieri sconnessi
ok vale la regola del silenzio assenso
e ora la cazzata che vi avevo anticipato...
Si salvi chi può
Se ci fosse uno slogan, una frase che racchiude il senso di questi tempi asciutti, credo sarebbe questa. Qual è il senso? Ovvio, nessuno. Non c’ è una vera logica dietro a questo muoversi di corpi se non sopravvivere morendo un po’ ogni giorno, è l’ unica cosa che ci si permette di chiedere. Quanto costa un giorno di vita? venti euro? Bene, me ne farò andar bene anche quindici e ringrazierò il padrone. Anzi di fronte all’ incertezza che possano diventare zero o solo perché in fondo anche quei 15 sono di conforto, rappresentano pur sempre un privilegio e poi come dice il proverbio non si sputa nel piatto dove si mangia, mi sentirò in dovere di contribuire con uno sforzo anche maggiore. Magari si è persino portati a pensare che comunque quella è una cifra variabile e che dipenda dal proprio coinvolgimento, dalle proprie “capacità di dedizione”. Nessun giorno di mutua, le ferie rinviate, straordinari non pagati, perché no? In fondo se l’ Azienda mi dà i miei quindici euro, un po’ glielo devo… non è che i soldi caschino dal cielo. Poi quando uno un lavoro ce lo ha, di sicuro ha fatto qualcosa in più di un altro, quell’ altro sì che non c’ ha voglia di fare un cazzo, poi però se rimane senza soldi si lamenta. Ma non per questo bisogna credere che non si sia più in grado di prendere delle posizioni dure rispetto a qualche tipo di sopruso. Che nessuno si azzardi a toglierci i nostri quindici euro! Possiamo arrivare a undici, che so, abbiamo tutti qualche finanziamento in corso da poter prolungare ma guai a toglierceli ! Saremo persino disposti ad attaccare striscioni infamanti, persino cose del tipo “ Avete tolto il pane ai nostri figli” , il pane infatti è una delle poche cose che non mancano mai in una casa. Saremo anche disposti a presidiare l’ Azienda, ma non ci chiedete di darvi una mano a portar via le macchine! No questo no, cribbio! E se ci proponete di passare sotto un’ altra società non accetteremo mai! Come dite? L’ avevate già fatto? Va bè, ormai è andata ma non ci toccate i nostri nove euro! Come dite, ce li lasciate? Abbiamo vinto allora? Sì, basta che ve ne stiate buoni, perché se no c’ è sempre la possibilità … cosa? Non si sa, ma dovete saperlo e non fare altre domande. Vi sta bene? Sì, ce lo hanno consigliato anche i sindacati.
Una storia italiana, chiaro, una di quelle a lieto fine, un altro giorno scampato di fronte alla completa impossibilità di sopravvivere.
e ora la cazzata che vi avevo anticipato...
Si salvi chi può
Se ci fosse uno slogan, una frase che racchiude il senso di questi tempi asciutti, credo sarebbe questa. Qual è il senso? Ovvio, nessuno. Non c’ è una vera logica dietro a questo muoversi di corpi se non sopravvivere morendo un po’ ogni giorno, è l’ unica cosa che ci si permette di chiedere. Quanto costa un giorno di vita? venti euro? Bene, me ne farò andar bene anche quindici e ringrazierò il padrone. Anzi di fronte all’ incertezza che possano diventare zero o solo perché in fondo anche quei 15 sono di conforto, rappresentano pur sempre un privilegio e poi come dice il proverbio non si sputa nel piatto dove si mangia, mi sentirò in dovere di contribuire con uno sforzo anche maggiore. Magari si è persino portati a pensare che comunque quella è una cifra variabile e che dipenda dal proprio coinvolgimento, dalle proprie “capacità di dedizione”. Nessun giorno di mutua, le ferie rinviate, straordinari non pagati, perché no? In fondo se l’ Azienda mi dà i miei quindici euro, un po’ glielo devo… non è che i soldi caschino dal cielo. Poi quando uno un lavoro ce lo ha, di sicuro ha fatto qualcosa in più di un altro, quell’ altro sì che non c’ ha voglia di fare un cazzo, poi però se rimane senza soldi si lamenta. Ma non per questo bisogna credere che non si sia più in grado di prendere delle posizioni dure rispetto a qualche tipo di sopruso. Che nessuno si azzardi a toglierci i nostri quindici euro! Possiamo arrivare a undici, che so, abbiamo tutti qualche finanziamento in corso da poter prolungare ma guai a toglierceli ! Saremo persino disposti ad attaccare striscioni infamanti, persino cose del tipo “ Avete tolto il pane ai nostri figli” , il pane infatti è una delle poche cose che non mancano mai in una casa. Saremo anche disposti a presidiare l’ Azienda, ma non ci chiedete di darvi una mano a portar via le macchine! No questo no, cribbio! E se ci proponete di passare sotto un’ altra società non accetteremo mai! Come dite? L’ avevate già fatto? Va bè, ormai è andata ma non ci toccate i nostri nove euro! Come dite, ce li lasciate? Abbiamo vinto allora? Sì, basta che ve ne stiate buoni, perché se no c’ è sempre la possibilità … cosa? Non si sa, ma dovete saperlo e non fare altre domande. Vi sta bene? Sì, ce lo hanno consigliato anche i sindacati.
Una storia italiana, chiaro, una di quelle a lieto fine, un altro giorno scampato di fronte alla completa impossibilità di sopravvivere.
Ransie-
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Re: Pensieri sconnessi
te come la vedi?
Ransie-
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Re: Pensieri sconnessi
sì, è roba mia
Ransie-
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Re: Pensieri sconnessi
Ransie ha scritto:te come la vedi?
Io la vedo più o meno così:
http://darsena.creare-forum.net/caffe-f5/sottolineature-chiose-t45.htm#297
Re: Pensieri sconnessi
Ransie ha scritto:te come la vedi?
mi riferivo alla tua domanda...
Ransie-
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Re: Pensieri sconnessi
tastavo il terreno... molto vigliaccamente per accertarmi che non fosse in arrivo un qualche cazziatone...
Ransie-
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Re: Pensieri sconnessi
Devo dare proprio l'impressione di essere una sorta di signorino Rottermaier...
Re: Pensieri sconnessi
No, è piuttosto una preoccupazione dovuta alla mia innata capacità di risultare offensiva o fuori luogo…
Ma facezie a parte, com’ è che se mi sloggo compaio on line?
Ma facezie a parte, com’ è che se mi sloggo compaio on line?
Ransie-
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Re: Pensieri sconnessi
Ransie ha scritto:com’ è che se mi sloggo compaio on line?
Probabilmente per qualche motivo ti sarà rimasta appesa una sessione... a me accade ogni tanto quando
il mio PC si spegne mentre sono loggato... Ora comunque non compari.
Re: Pensieri sconnessi
grazie
ho trovato questa roba qui, bello no?
http://www.microcenturie.it/menab/
non si vive di sole imbarcazioni...
ho trovato questa roba qui, bello no?
http://www.microcenturie.it/menab/
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Ransie-
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Re: Pensieri sconnessi
Mentre la mia ascesa verso l’ insanità mentale procede inesorabilmente …
Il gatto
Sono un gatto, miagolo e devo fare le fusa. Non faccio altro che aspettare che questo desiderio venga assecondato da una carezza. Un pomeriggio debole consumato nell’ indolenza , una dolce e sommessa voluttà, i tuoi grattini. Fino a che non sopraggiunge il torpore, non ho percezione di me e neanche so se dormo o se son sveglio. Riesco a guardarti mentre mi tieni sulle ginocchia e sono senza peso, ho abbandonato il mio corpo, dove sono finito? E dove sono le ore, i minuti? E’ tutto così indistinto che mi confondo, sono come svanito in questo tratto della mia minuscola vita di gatto ed il pensiero di non appartenermi e di essermi unito a quello stato indistinguibile mi fa paura. Ma mentre discendo in un inferno di gatto dal quale non so più ridestarmi, miagolo disperato ma so che tu non puoi sentirmi. Temo che non mi riprenderò da questa non morte e forse sarò intrappolato in un limbo gattesco per mille anni ancora a guardarmi mentre non ci sono. Ma ti sei alzato e sono di nuovo in vita. Quando esci di casa resto sul davanzale a fissare fuori. Non c’ è nulla che mi sia caro guardare al di là del vetro se non la tua sagoma che ricompare. Quando ti vedo avvicinarti, non sempre ho il coraggio di farmi sorprendere in quella attesa. A volte mi sento così patetico, io misero gatto, insulsa matassa di pelo miagolante! Così mi fingo indifferente e aspetto che sia tu a cercarmi ma preso da altre faccende ti ricorderai oltre tempo di servirmi quella insipida sbobba, ferendo irrimediabilmente il mio orgogliogatto, perché mi ricordi soltanto quanto io dipenda da te. Allora medito la mia vendetta, quanto rancore ti serberò, vedrai! Ti sto alla larga, non un miagolio, non una passeggiatina a intralciarti il passo mentre prepari il pranzo. Ti odio! Sei un essere crudele, riversi il tuo cinismo su di me perché sono solo l’ oggetto sul quale scarichi le tue frustrazioni di uomo mediocre. Bastardo! Dovrei graffiarti nel sonno e ridurti a brandelli la faccia ! Eppure non riesco a fare a meno di te e mi detesto per questo. Consumo la mia labile esistenza senza più un punto di riferimento e trascino la mia stanca carcassa in giro per casa aspettando un tuo cenno. Sono persino tentato di venirti a chiedere un po’ di coccole ma anche l’ elemosina mi pare un gesto troppo nobile per un gatto dappoco come me. Valuto un gesto estremo, magari rifiutare a oltranza la pappa… Poi sento dall’ altra stanza: Gatto! Gatto?
Miaaaaaaaaaaaaaaaaaaoooo!
Il gatto
Sono un gatto, miagolo e devo fare le fusa. Non faccio altro che aspettare che questo desiderio venga assecondato da una carezza. Un pomeriggio debole consumato nell’ indolenza , una dolce e sommessa voluttà, i tuoi grattini. Fino a che non sopraggiunge il torpore, non ho percezione di me e neanche so se dormo o se son sveglio. Riesco a guardarti mentre mi tieni sulle ginocchia e sono senza peso, ho abbandonato il mio corpo, dove sono finito? E dove sono le ore, i minuti? E’ tutto così indistinto che mi confondo, sono come svanito in questo tratto della mia minuscola vita di gatto ed il pensiero di non appartenermi e di essermi unito a quello stato indistinguibile mi fa paura. Ma mentre discendo in un inferno di gatto dal quale non so più ridestarmi, miagolo disperato ma so che tu non puoi sentirmi. Temo che non mi riprenderò da questa non morte e forse sarò intrappolato in un limbo gattesco per mille anni ancora a guardarmi mentre non ci sono. Ma ti sei alzato e sono di nuovo in vita. Quando esci di casa resto sul davanzale a fissare fuori. Non c’ è nulla che mi sia caro guardare al di là del vetro se non la tua sagoma che ricompare. Quando ti vedo avvicinarti, non sempre ho il coraggio di farmi sorprendere in quella attesa. A volte mi sento così patetico, io misero gatto, insulsa matassa di pelo miagolante! Così mi fingo indifferente e aspetto che sia tu a cercarmi ma preso da altre faccende ti ricorderai oltre tempo di servirmi quella insipida sbobba, ferendo irrimediabilmente il mio orgogliogatto, perché mi ricordi soltanto quanto io dipenda da te. Allora medito la mia vendetta, quanto rancore ti serberò, vedrai! Ti sto alla larga, non un miagolio, non una passeggiatina a intralciarti il passo mentre prepari il pranzo. Ti odio! Sei un essere crudele, riversi il tuo cinismo su di me perché sono solo l’ oggetto sul quale scarichi le tue frustrazioni di uomo mediocre. Bastardo! Dovrei graffiarti nel sonno e ridurti a brandelli la faccia ! Eppure non riesco a fare a meno di te e mi detesto per questo. Consumo la mia labile esistenza senza più un punto di riferimento e trascino la mia stanca carcassa in giro per casa aspettando un tuo cenno. Sono persino tentato di venirti a chiedere un po’ di coccole ma anche l’ elemosina mi pare un gesto troppo nobile per un gatto dappoco come me. Valuto un gesto estremo, magari rifiutare a oltranza la pappa… Poi sento dall’ altra stanza: Gatto! Gatto?
Miaaaaaaaaaaaaaaaaaaoooo!
Ransie-
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Re: Pensieri sconnessi
Lo stregone
Undicesimo comandamento. Non dare mai un’ informazione a qualcuno se non vuole che gliela si dia.
Per quanto importante e determinante possa rivelarsi e men che meno se a gratis. Come bisogna parlare con la gente? Dicendo quello che sa già. Puoi anche permetterti il lusso di andarle contro, ma sempre rimanendo nel suo terreno.
Opporsi all’ uomo che si accinge a spiccare il volo verso il precipizio è un errore imperdonabile. Provi pietà per lui? Allora lascialo andare. Non hai pietà di lui? Aiutalo a morire. In ogni caso non avrai niente da perdonarti.
Del resto è la legge della sopravvivenza, la prova provata di come funzionano le cose per stare al mondo, quella che io ho battezzato come “teoria dell’ adattività”.
Non provare mai, dico proprio mai mai mai a spiegare che gli infiniti casi che riconducono ad altrettante infinite eventualità possano dipendere da questioni oggettive e che è necessario indagare questo aspetto… No, usate la teoria dell’ adattività! Non vedete come vivono bene gli stregoni e quanto sono rispettati dalla società? La gente li venera, è disposta a recarvisi carponi, a pagar loro il corrispettivo di quanto darebbero in anticipo per una casa, a legarsi a loro come l’ edera al muro e pregano di rimanere sotto la protezione del proprio stregone perché possa liberarli da se stessi.
Lo stregone, che prima di conoscere la scienza conosce ancor meglio ciò che è bene o è male per sé, non si complica la vita e opera con le sue arti magiche in favore della sua bottega e anche del prossimo dandogli ciò che chiede. Per esempio la fustigazione è una delle cure più richieste al fine dell’ espiazione.
Lo stregone è l’ unico che possa permettersi di fermare l’ uomo sul ciglio del precipizio. Ciò che fa di lui un vero professionista è saperlo trattenere dall’ orlo del baratro il più a lungo possibile.
Undicesimo comandamento. Non dare mai un’ informazione a qualcuno se non vuole che gliela si dia.
Per quanto importante e determinante possa rivelarsi e men che meno se a gratis. Come bisogna parlare con la gente? Dicendo quello che sa già. Puoi anche permetterti il lusso di andarle contro, ma sempre rimanendo nel suo terreno.
Opporsi all’ uomo che si accinge a spiccare il volo verso il precipizio è un errore imperdonabile. Provi pietà per lui? Allora lascialo andare. Non hai pietà di lui? Aiutalo a morire. In ogni caso non avrai niente da perdonarti.
Del resto è la legge della sopravvivenza, la prova provata di come funzionano le cose per stare al mondo, quella che io ho battezzato come “teoria dell’ adattività”.
Non provare mai, dico proprio mai mai mai a spiegare che gli infiniti casi che riconducono ad altrettante infinite eventualità possano dipendere da questioni oggettive e che è necessario indagare questo aspetto… No, usate la teoria dell’ adattività! Non vedete come vivono bene gli stregoni e quanto sono rispettati dalla società? La gente li venera, è disposta a recarvisi carponi, a pagar loro il corrispettivo di quanto darebbero in anticipo per una casa, a legarsi a loro come l’ edera al muro e pregano di rimanere sotto la protezione del proprio stregone perché possa liberarli da se stessi.
Lo stregone, che prima di conoscere la scienza conosce ancor meglio ciò che è bene o è male per sé, non si complica la vita e opera con le sue arti magiche in favore della sua bottega e anche del prossimo dandogli ciò che chiede. Per esempio la fustigazione è una delle cure più richieste al fine dell’ espiazione.
Lo stregone è l’ unico che possa permettersi di fermare l’ uomo sul ciglio del precipizio. Ciò che fa di lui un vero professionista è saperlo trattenere dall’ orlo del baratro il più a lungo possibile.
Ransie-
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Re: Pensieri sconnessi
Ransie ha scritto:Ciò che fa di lui un vero professionista è saperlo trattenere dall’ orlo del baratro il più a lungo possibile.
E' il fatto di emettere regolare fattura.
Re: Pensieri sconnessi
Ransie ha scritto:Ciò che fa di lui un vero professionista è saperlo trattenere dall’ orlo del baratro il più a lungo possibile.( oh, emettendo regolare fattura!)
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Re: Pensieri sconnessi
sto solo abusando di queste faccine
Ransie-
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Re: Pensieri sconnessi
Pensavo, in modo sconnesso (quindi dovrei essere in topic ) che potrebbe tornare utile qualche brano breve e circonciso
che descriva la tipologia del "nonno tossico"...
... anche se devo dire che faccio ancora fatica a distinguerlo dal bamboccione sistematosi senza capire nè chiedersi in
virtù di cosa....
Qualcosa da copincollare all'occasione...
che descriva la tipologia del "nonno tossico"...
... anche se devo dire che faccio ancora fatica a distinguerlo dal bamboccione sistematosi senza capire nè chiedersi in
virtù di cosa....
Qualcosa da copincollare all'occasione...
Re: Pensieri sconnessi
tipo ?
Ransie-
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Re: Pensieri sconnessi
magari ci si toglie qualche sassolino dalla scarpa… in questi giorni stavo ragionando sul postulato dell’ universalismo selettivo riproposto anche da sacconi…
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