Pensieri sconnessi
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Ransie
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Re: Pensieri sconnessi
Più che per togliersi sassolini dalla scarpa, sarebbebello se potesse servire per farli desistere o rivolgersi altrove...
Si potrebbe fare un collage proprio di sacconi-dixit...
Si potrebbe fare un collage proprio di sacconi-dixit...
Re: Pensieri sconnessi
Ci viene in soccorso l'eperto di letteratura inglese
http://miojob.repubblica.it/notizie-e-servizi/notizie/dettaglio/l-immaturit-del-capo-ufficio-eterno-tormento-dell-impiegato/3752006
Conclusione:
Sembra proprio che per essere un buon impiegato, libero dall'ossessione dei comportamenti dal capo, non resta che essere
paziente, ironico e capace. Ovvero, essere come dovrebbe essere lui.
... al ché, si capisce perché se uno fa il capoufficio, fatti due conti, arriva alla conclusione che conviene fare il bamboccio...
http://miojob.repubblica.it/notizie-e-servizi/notizie/dettaglio/l-immaturit-del-capo-ufficio-eterno-tormento-dell-impiegato/3752006
Conclusione:
Sembra proprio che per essere un buon impiegato, libero dall'ossessione dei comportamenti dal capo, non resta che essere
paziente, ironico e capace. Ovvero, essere come dovrebbe essere lui.
... al ché, si capisce perché se uno fa il capoufficio, fatti due conti, arriva alla conclusione che conviene fare il bamboccio...
Re: Pensieri sconnessi
veramente un genio... lo scribacchino, intendo.
Ransie-
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Re: Pensieri sconnessi
E' l'esperto di letteratura inglese (copyright di Sea).
E' pazzesco come gira e rigira, le conclusioni siano sempre a senso unico...
E' pazzesco come gira e rigira, le conclusioni siano sempre a senso unico...
Re: Pensieri sconnessi
Il pensiero sconnesso dell’ altro giorno.
Come ormai saprete, sono andata a vedere Luttazzi. Al Colosseo (teatro di Torino no quell’ altro) …
Bello lo spettacolo, ho riso da matti (isteria). Poca satira politica e tante secrezioni corporee. (Non mangerò più una ciambella o un tortellino o qualsiasi cosa con una forma vagamente tondeggiante). Mi sarei davvero divertita, peccato! C’ era della gente ed io la odio abbastanza. E non solo aprioristicamente e indistintamente ma proprio con cognizione di causa. Ad esempio, le coppiette. Perché, mi chiedo, perché ? oppure, veramente, perché? Mi ci dispero su sta domanda. A luci spente lo spettacolo di questi corpi anonimi presi in dissoluti scambi di saliva sembrava cessato e finalmente pensavo di potermi concentrare sui ben più circostanziati fluidi che il Daniele avrebbe così amabilmente descritto. Invece… mentre la mia temperatura corporea oscillava drasticamente nella successione – caldo – freddo – caldissimo- freddissimo- crampo – crampo- ancora crampo- cambio gamba- caldo – freddo – crampo all’ altra gamba ecc… mi sono accorta di essere circondata da teste di cazzo. Rispettivamente da destra: quello che per fare il figo con la tipa ( nuova di pacca) la porta a vedere Luttazzi. Lei è impassibile, non fa cenno di esistere, lui ride e commenta rumorosamente. Lei accenna una risatina di circostanza. Lui pensa, ci sta! Così parte la slinguata numero 1. Per tutta l’ esibizione, un’ ora e quarantacinque circa, lui ha ripetuto questa oscena sequenza. Non mi sono mai dovuta voltare per notarlo, il rumore era più che eloquente. A metà spettacolo, la poveretta si era relegata al bordo della sedia, spinta tutta in avanti e raggomitolata su se stessa con gli occhi sbarrati dal terrore ( quelli glieli ho visti alla fine). Dietro: quello che ha 35 anni e la mamma gli ha dato il permesso di uscire, che gli amici glielo hanno chiesto pensando che come al solito la mamma non lo lasciasse… una vocina petulante che definire irritante è un eufemismo… Che schifo, così diceva il bastardo! E mentre tutti gli altri ridevano per le stesse parole per le quali il bimbominchia mostrava il suo sdegno, magari, forse, c’ era anche chi capiva le battute. Io qualcuna, a tratti. Nelle pause, quando la gente non rideva, non si sentiva “che schifo” la lingua del vicino non schioccava e io non ero distratta dall’ idea di eliminarli tutti fisicamente. Daniele era insolitamente mesto, sì era triste. Torino è una città di merda.
Come ormai saprete, sono andata a vedere Luttazzi. Al Colosseo (teatro di Torino no quell’ altro) …
Bello lo spettacolo, ho riso da matti (isteria). Poca satira politica e tante secrezioni corporee. (Non mangerò più una ciambella o un tortellino o qualsiasi cosa con una forma vagamente tondeggiante). Mi sarei davvero divertita, peccato! C’ era della gente ed io la odio abbastanza. E non solo aprioristicamente e indistintamente ma proprio con cognizione di causa. Ad esempio, le coppiette. Perché, mi chiedo, perché ? oppure, veramente, perché? Mi ci dispero su sta domanda. A luci spente lo spettacolo di questi corpi anonimi presi in dissoluti scambi di saliva sembrava cessato e finalmente pensavo di potermi concentrare sui ben più circostanziati fluidi che il Daniele avrebbe così amabilmente descritto. Invece… mentre la mia temperatura corporea oscillava drasticamente nella successione – caldo – freddo – caldissimo- freddissimo- crampo – crampo- ancora crampo- cambio gamba- caldo – freddo – crampo all’ altra gamba ecc… mi sono accorta di essere circondata da teste di cazzo. Rispettivamente da destra: quello che per fare il figo con la tipa ( nuova di pacca) la porta a vedere Luttazzi. Lei è impassibile, non fa cenno di esistere, lui ride e commenta rumorosamente. Lei accenna una risatina di circostanza. Lui pensa, ci sta! Così parte la slinguata numero 1. Per tutta l’ esibizione, un’ ora e quarantacinque circa, lui ha ripetuto questa oscena sequenza. Non mi sono mai dovuta voltare per notarlo, il rumore era più che eloquente. A metà spettacolo, la poveretta si era relegata al bordo della sedia, spinta tutta in avanti e raggomitolata su se stessa con gli occhi sbarrati dal terrore ( quelli glieli ho visti alla fine). Dietro: quello che ha 35 anni e la mamma gli ha dato il permesso di uscire, che gli amici glielo hanno chiesto pensando che come al solito la mamma non lo lasciasse… una vocina petulante che definire irritante è un eufemismo… Che schifo, così diceva il bastardo! E mentre tutti gli altri ridevano per le stesse parole per le quali il bimbominchia mostrava il suo sdegno, magari, forse, c’ era anche chi capiva le battute. Io qualcuna, a tratti. Nelle pause, quando la gente non rideva, non si sentiva “che schifo” la lingua del vicino non schioccava e io non ero distratta dall’ idea di eliminarli tutti fisicamente. Daniele era insolitamente mesto, sì era triste. Torino è una città di merda.
Ransie-
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Re: Pensieri sconnessi
Poveretta... la tipa, intendo... Spero per lei che il tipo sia buon partito e che il postino sia prestante!
Estemporaneamente, Ichino mi fa spesso girare le palle ma oggi l'ha messa giù bene, secondo me:
http://www.corriere.it/economia/10_febbraio_08/welfare_dei_figli_a548d8dc-1480-11df-95c9-00144f02aabe.shtml
Estemporaneamente, Ichino mi fa spesso girare le palle ma oggi l'ha messa giù bene, secondo me:
http://www.corriere.it/economia/10_febbraio_08/welfare_dei_figli_a548d8dc-1480-11df-95c9-00144f02aabe.shtml
Re: Pensieri sconnessi
a volte ho la sensazione che non sappiano di cosa parlano più che fare dei ragionamenti inqualificabili ... ma visto che le strade dell' inferno sono lastricate di buone intenzioni, l' antefatto lo incastrano a forza comunque plausibilmente. Se la godono perchè sanno che lì, da quello col forcone, non li fanno entrare perchè è pieno.
appena posso devo citare il tuo "amico" Sartori... c' è una roba che non sono proprio riuscita a digerire
appena posso devo citare il tuo "amico" Sartori... c' è una roba che non sono proprio riuscita a digerire
Ransie-
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Re: Pensieri sconnessi
ho ascoltato il passaparola di oggi sul blog di Grillo... mi ha fatto piegare
p.s. dato che è compaesano lo grazio! ( l' ho visto di persona il giorno dopo il mio onomastico ... )
p.s. dato che è compaesano lo grazio! ( l' ho visto di persona il giorno dopo il mio onomastico ... )
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Re: Pensieri sconnessi
sconnessione tra me e me...
ma sarà per quello che volevano farlo ministro?
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Re: Pensieri sconnessi
Cogito ergo sconnetto
Per quanto mi riguarda, ovviamente rispetto innanzitutto alla mia capacità di discenrnimento, una delle operazioni più onerose, mancando il mezzo tecnico per incompetenza, è l’ individuazione di una visione generale dell’ economia e del sistema che ne è a capo. Non è d’ aiuto senz’ altro la stampa “ufficiale” che si esprime come mezzo o mera propaggine del sistema stesso e quindi dispaccio dai contenuti superficiali vieppiù mistificati all’ occorrenza. Ho bisogno quindi di rifarmi a fonti non convenzionali, gente seria, insomma. Trovarne… ma come dice il vecchio saggio, per vedere più lontano bisogna camminare sulle spalle dei giganti. Salvo rare eccezioni, sono tutti morti. Lo so che sembro Ego ma purtroppo, oggi, proprio non riesco ad esprimermi altrimenti.
Per quanto mi riguarda, ovviamente rispetto innanzitutto alla mia capacità di discenrnimento, una delle operazioni più onerose, mancando il mezzo tecnico per incompetenza, è l’ individuazione di una visione generale dell’ economia e del sistema che ne è a capo. Non è d’ aiuto senz’ altro la stampa “ufficiale” che si esprime come mezzo o mera propaggine del sistema stesso e quindi dispaccio dai contenuti superficiali vieppiù mistificati all’ occorrenza. Ho bisogno quindi di rifarmi a fonti non convenzionali, gente seria, insomma. Trovarne… ma come dice il vecchio saggio, per vedere più lontano bisogna camminare sulle spalle dei giganti. Salvo rare eccezioni, sono tutti morti. Lo so che sembro Ego ma purtroppo, oggi, proprio non riesco ad esprimermi altrimenti.
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Re: Pensieri sconnessi
Chissà... magari il succo dell'economia è proprio questo: essendo tanto complessa, le stampelle van via come il pane.
Oppure... per far andar via le stampelle come il pane, la si fa tanto complessa. O entrambe le cose...
Oppure... per far andar via le stampelle come il pane, la si fa tanto complessa. O entrambe le cose...
Re: Pensieri sconnessi
vedasi firma in appendìce
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Re: Pensieri sconnessi
Gio 18 Febbraio 2010
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- Sveglia alle 7:00. Nevischia, terza nevicata dopo la Madonna Candelora (ancora 4).
- Stamattina ancora un po' di sangue dal naso ma meno di ieri e mi sento anche meno iperteso.
Non benissimo, comunque... ma nemmeno poi tanto male... più preoccupazione che altro. Noto
una certa correlazione con lo stress da "kryptonite", o in altre parole da "piegaioli": devo starne
alla larga. I piegaioli sono quei personaggi che qualsiasi cosa accada e qualsiasi cosa gli racconti o
provi a mostrar loro magari solo per informarli un po', tanto perché anche alla loro tana arrivi qualche
sentore di ciò che accade in giro, si sentono investiti del ruolo di "consulente" (muahuuahuah!) e la
rigirano alla velocità della luce come se il problema fosse che tu non sai adattarti, e nemmeno alla
realtà ma a quella che loro pensano (immaginano/sperano) che sia la realtà. Quelle persone che,
magari con la disoccupazione al 10% e la gente che si dà fuoco due mesi dopo aver perso il lavoro,
non trovano di meglio da fare che mettersi a predicare l'umiltà, l'accettazione di lavori "umili",
insultando in un colpo solo sia chi fa lavori che loro considerano "umili" (e che spesso sono più
dignitosi del loro) sia i destinatari delle prediche che magari, a differenza loro, i lavori "umili" li fanno
già, già li hanno fatti e li rifarebbero pure senza grandi problemi, se a condizioni rispettose.
A differenza loro.
Nemmeno poi la fatica di verificare se lavori "umili" si trovano, o sono aperti a chiunque, farebbero
("Lei è troppo qualificato/a per questa posizione", che tradotto dal political-aziendalese significa:
"Lei è pericoloso/a") o se il problema non sta nell'"umiltà" di un lavoro ma nelle condizioni degradanti
che fan sì che avvicinarsi al mondo del lavoro e avvicinarsi a una discarica di materiali tossici dia più
o meno le stesse prospettive.
E forse non è per una questione di fatica, che non fanno lo sforzo di verificare, bensì per non dover
rischiare di scoprire di essere mitragliatori di cazzate pro-domo-cricca e di giocarsi così la solidarietà
dei criccaioli, anche se magari si convincono di parlare "per il bene" del bersaglio che poverino/a non
capisce... Basta un po' di (be)cerone malamente fabbricato con una spruzzata di buoni sentimenti per
imbrogliare lo specchio e vedere un bel volto tonico là dove invece c'è una faccia da sepolcro imbiancato.
Poi magari si chiedono (o ti chiedono!) perché la gente li tiene a distanza (a meno che non sia la gente
della cricca... e forse pure quella!), o li considera poco seri, e ovviamente le risposte le trovano anch'esse
nell'arsenale di cazzate che sono abituati a sparare senza connettere la bocca al cervello. "Invidia", "rancore",
"orgoglio", addirittura "odio" e beceronerie simili... l'idea che a nessuno piaccia essere sistematicamente
smitragliato da un arsenale di cazzate totalmente fuori luogo, è difficile che passi per certi cervelli, nemmeno
se qualcuno prova a spiegarglielo educatamente, esponendosi, per farlo, alle smitragliate. Troppo abituati a
spiegare all'altro che tutto dipende da lui, per prendere in considerazione l'idea che qualcosa dipenda da sè.
Qualcosa nell'aria.
A volte penso che dovrei accettare certi avvicinamenti, e poi mettermi in loro presenza a scorreggiare col
culo come loro fanno con la bocca. Magari la capirebbero! No... troppo complicata da cogliere, l'analogia, e
poi non sta a me affrontare questo problema. Solo proteggermici.
- Penso proprio che mi ascolterò "Fagioli" degli Skiantos.
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- Sveglia alle 7:00. Nevischia, terza nevicata dopo la Madonna Candelora (ancora 4).
- Stamattina ancora un po' di sangue dal naso ma meno di ieri e mi sento anche meno iperteso.
Non benissimo, comunque... ma nemmeno poi tanto male... più preoccupazione che altro. Noto
una certa correlazione con lo stress da "kryptonite", o in altre parole da "piegaioli": devo starne
alla larga. I piegaioli sono quei personaggi che qualsiasi cosa accada e qualsiasi cosa gli racconti o
provi a mostrar loro magari solo per informarli un po', tanto perché anche alla loro tana arrivi qualche
sentore di ciò che accade in giro, si sentono investiti del ruolo di "consulente" (muahuuahuah!) e la
rigirano alla velocità della luce come se il problema fosse che tu non sai adattarti, e nemmeno alla
realtà ma a quella che loro pensano (immaginano/sperano) che sia la realtà. Quelle persone che,
magari con la disoccupazione al 10% e la gente che si dà fuoco due mesi dopo aver perso il lavoro,
non trovano di meglio da fare che mettersi a predicare l'umiltà, l'accettazione di lavori "umili",
insultando in un colpo solo sia chi fa lavori che loro considerano "umili" (e che spesso sono più
dignitosi del loro) sia i destinatari delle prediche che magari, a differenza loro, i lavori "umili" li fanno
già, già li hanno fatti e li rifarebbero pure senza grandi problemi, se a condizioni rispettose.
A differenza loro.
Nemmeno poi la fatica di verificare se lavori "umili" si trovano, o sono aperti a chiunque, farebbero
("Lei è troppo qualificato/a per questa posizione", che tradotto dal political-aziendalese significa:
"Lei è pericoloso/a") o se il problema non sta nell'"umiltà" di un lavoro ma nelle condizioni degradanti
che fan sì che avvicinarsi al mondo del lavoro e avvicinarsi a una discarica di materiali tossici dia più
o meno le stesse prospettive.
E forse non è per una questione di fatica, che non fanno lo sforzo di verificare, bensì per non dover
rischiare di scoprire di essere mitragliatori di cazzate pro-domo-cricca e di giocarsi così la solidarietà
dei criccaioli, anche se magari si convincono di parlare "per il bene" del bersaglio che poverino/a non
capisce... Basta un po' di (be)cerone malamente fabbricato con una spruzzata di buoni sentimenti per
imbrogliare lo specchio e vedere un bel volto tonico là dove invece c'è una faccia da sepolcro imbiancato.
Poi magari si chiedono (o ti chiedono!) perché la gente li tiene a distanza (a meno che non sia la gente
della cricca... e forse pure quella!), o li considera poco seri, e ovviamente le risposte le trovano anch'esse
nell'arsenale di cazzate che sono abituati a sparare senza connettere la bocca al cervello. "Invidia", "rancore",
"orgoglio", addirittura "odio" e beceronerie simili... l'idea che a nessuno piaccia essere sistematicamente
smitragliato da un arsenale di cazzate totalmente fuori luogo, è difficile che passi per certi cervelli, nemmeno
se qualcuno prova a spiegarglielo educatamente, esponendosi, per farlo, alle smitragliate. Troppo abituati a
spiegare all'altro che tutto dipende da lui, per prendere in considerazione l'idea che qualcosa dipenda da sè.
Qualcosa nell'aria.
A volte penso che dovrei accettare certi avvicinamenti, e poi mettermi in loro presenza a scorreggiare col
culo come loro fanno con la bocca. Magari la capirebbero! No... troppo complicata da cogliere, l'analogia, e
poi non sta a me affrontare questo problema. Solo proteggermici.
- Penso proprio che mi ascolterò "Fagioli" degli Skiantos.
Re: Pensieri sconnessi
Una scorreggia vi seppellirà!!! (stronzi!)
Credo che il più delle volte abbiano solo bisogno di convincersene. Quando non si ha alcun punto di riferimento al di fuori di quel substrato di puerile insipienza, basta un colpo di tosse a renderli completamente imbelli. E l’ influenza è sempre alle porte.
Credo che il più delle volte abbiano solo bisogno di convincersene. Quando non si ha alcun punto di riferimento al di fuori di quel substrato di puerile insipienza, basta un colpo di tosse a renderli completamente imbelli. E l’ influenza è sempre alle porte.
Ransie-
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Re: Pensieri sconnessi
mi sconntettevo leggendo...
Ognuno c’ ha i suoi problemi… cosa fare quando ci si ritrova davanti certi “spettri” di persone che allontanano da sé ogni parvenza di cognizione razionale, abilitati alla cricca e al manganello da due soldi…
http://masaghepensu.splinder.com/post/22275877/Lettera+a+Michele+Santoro...di
Ognuno c’ ha i suoi problemi… cosa fare quando ci si ritrova davanti certi “spettri” di persone che allontanano da sé ogni parvenza di cognizione razionale, abilitati alla cricca e al manganello da due soldi…
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Re: Pensieri sconnessi
Cogito ero vomito
la cosa che più mi perplime anche se in realtà il termine sincero ma non fine sarebbe “mi fa cagherissimo”, sono i titoli dei giornali che seppur di diversa rappresentanza (o presunta tale), hanno a loro modo dimostrato quanta ragione abbia il sig. Marco Travaglio. A fronte di numero tre missive scambiate fra i due giornalisti, che peraltro a mio avviso sottolineano in qualche modo problematiche veramente calzanti rispetto a questa modalità d’ epoca veteroberlusconiana, di affrontare qualunque discussione al di fuori del merito, queste testate,dicevo, all’ unanimità hanno ridotto e liquidato la faccenda tutte pressappoco così: Travaglio se ne va da Annozero, Santoro: non è una tragedia.
Rimane comunque insoddisfatta la domanda posta giustamente da Travaglio. Che fare?
Lo scopriremo solo vivendo. Ma io con la fine del mondo direi che la pareggiamo.
la cosa che più mi perplime anche se in realtà il termine sincero ma non fine sarebbe “mi fa cagherissimo”, sono i titoli dei giornali che seppur di diversa rappresentanza (o presunta tale), hanno a loro modo dimostrato quanta ragione abbia il sig. Marco Travaglio. A fronte di numero tre missive scambiate fra i due giornalisti, che peraltro a mio avviso sottolineano in qualche modo problematiche veramente calzanti rispetto a questa modalità d’ epoca veteroberlusconiana, di affrontare qualunque discussione al di fuori del merito, queste testate,dicevo, all’ unanimità hanno ridotto e liquidato la faccenda tutte pressappoco così: Travaglio se ne va da Annozero, Santoro: non è una tragedia.
Rimane comunque insoddisfatta la domanda posta giustamente da Travaglio. Che fare?
Lo scopriremo solo vivendo. Ma io con la fine del mondo direi che la pareggiamo.
Ransie-
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Re: Pensieri sconnessi
Mezz'ora fa avevo un pensiero sconnesso che mi son detto: "poi lo scrivo", ma ora non me lo ricordo più...
Re: Pensieri sconnessi
Sforzo cerebrale sconnesso
Io ne avrei chiesto lo scalpo… che fessa.
Sottotitolo: e loro faranno sempre il contrario...
Sistema del fare. Male. Un partito, un’ azienda. Io mi chiedo semplicemente se applicando i loro parametri aziendali, avessero dovuto chessò partecipare ad una gara, progettare, investire, fare tutto quello che occorrerebbe in termini leciti per presentarsi. E tutto lo sbattone per arrivare alla fine in ritardo ed eludendo pure tutti i criteri del bando… Fossi un imprenditore, prenderei gli scriteriati e li caccerei a pedate. Mi sentirei quantomeno offesa dal fatto che una simile negligenza possa essere accaduta, perché quando si rispettano le regole non si può che appellarsi alla responsabilità, alla competenza impiegata per pesare la propria funzionalità. Invece no. Le regole devono rendersi adattabili, devono vestire la propria incapacità di misurarsi e di competere acquisendo un diritto d’ eccezione esclusivo… o forse estendibile, nei limiti della cricca. C’ è qualcosa che proprio non funziona, se l’ indignazione arriva non per difendere le regole ma per sovvertirle pretendendo di renderla una cosa accettabile, addirittura legittima. Ho la sensazione, diversamente da quanto predicano in molti, che le vicende del teatrino politico italiano, rappresentino molto efficacemente in maniera seppur farsesca, quello che accade nelle dinamiche meno telegeniche della nostra società, a luci spente.
La resa della civiltà.
Ransie... da "Le forme brevi della catatonia"
Io ne avrei chiesto lo scalpo… che fessa.
Sottotitolo: e loro faranno sempre il contrario...
Sistema del fare. Male. Un partito, un’ azienda. Io mi chiedo semplicemente se applicando i loro parametri aziendali, avessero dovuto chessò partecipare ad una gara, progettare, investire, fare tutto quello che occorrerebbe in termini leciti per presentarsi. E tutto lo sbattone per arrivare alla fine in ritardo ed eludendo pure tutti i criteri del bando… Fossi un imprenditore, prenderei gli scriteriati e li caccerei a pedate. Mi sentirei quantomeno offesa dal fatto che una simile negligenza possa essere accaduta, perché quando si rispettano le regole non si può che appellarsi alla responsabilità, alla competenza impiegata per pesare la propria funzionalità. Invece no. Le regole devono rendersi adattabili, devono vestire la propria incapacità di misurarsi e di competere acquisendo un diritto d’ eccezione esclusivo… o forse estendibile, nei limiti della cricca. C’ è qualcosa che proprio non funziona, se l’ indignazione arriva non per difendere le regole ma per sovvertirle pretendendo di renderla una cosa accettabile, addirittura legittima. Ho la sensazione, diversamente da quanto predicano in molti, che le vicende del teatrino politico italiano, rappresentino molto efficacemente in maniera seppur farsesca, quello che accade nelle dinamiche meno telegeniche della nostra società, a luci spente.
La resa della civiltà.
Ransie... da "Le forme brevi della catatonia"
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Re: Pensieri sconnessi
vediamo se mi riesce un esperimento...
1. è così
2. all' incirca
3. solo per poco
4. no
vediamo...
1. è così
2. all' incirca
3. solo per poco
4. no
vediamo...
Ransie-
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Re: Pensieri sconnessi
A proposito del momento giusto…
Un pensiero sconnesso in occasione della c.d. festa della donna. Dai, sei donna, in fondo…bah!
Era il compleanno del mio amico di sempre , forse saranno passati sette o otto anni, non mi ricordo.
Tra gli altri, c’ era l’ immancabile coppietta di circostanza che per la ricorrenza si era prontamente recata al pub dei beoni in cui gozzovigliavano una variegata compagnia di gente assurda tra cui la sottoscritta, l’ amico di sempre, la sua ragazza e il mio ex ex ex ecc…
Tutti logorroici, casinisti, fancazzisti, universitari di ripiego e liutai di quelli che a sparar palle di ogni genere alla fine sono riusciti a farne una professione.
Fra tutti, c’ era lei, l’ angelo del focolare, un’ anima senza voce. Bella senz’ altro, molle e sinuosa, irraggiungibile nella sua distanza eterea chè quasi rivolgerle la parola, cercare di confrontarsi in maniera diretta, pareva di squarciare un velo di mistica sacralità. Del resto, se qualche blasfemo avesse tentato di parlarle la risposta sarebbe arrivata per mezzo del filtro del suo consacrato ragazzo, un suo sibilo di voce all’ orecchio e il suo tramite avrebbe svelato l’ oracolo.
Peggio che mai, io, un camionista (con tutto il rispetto) intrappolata in un corpo falsamente segnato da fattezze femminee la cui graziosità mal cela un surrogato isterico che mai più potrebbe essere contenuto in un genere, andavo zampettando a destra e a manca producendo un casino indicibile e consumando ettolitri di birra a profusione. Ricordo che dispiegai la mia buffonaggine nel tentativo di disegnare una mappa sulla capa completamente rasata del festeggiato, riverso ormai in un sonno dionisiaco sul tavolino.
Forse non ho ancora superato il complesso della “bella e silenziosa” , così l’ aveva dipinta anche il mio ex ragazzo, così avrebbe voluto che fossi, dolce immobile e dimessa… e sono passati anni, forse è il momento di dire qualcosa a riguardo. Rossella, fottiti!
Un pensiero sconnesso in occasione della c.d. festa della donna. Dai, sei donna, in fondo…bah!
Era il compleanno del mio amico di sempre , forse saranno passati sette o otto anni, non mi ricordo.
Tra gli altri, c’ era l’ immancabile coppietta di circostanza che per la ricorrenza si era prontamente recata al pub dei beoni in cui gozzovigliavano una variegata compagnia di gente assurda tra cui la sottoscritta, l’ amico di sempre, la sua ragazza e il mio ex ex ex ecc…
Tutti logorroici, casinisti, fancazzisti, universitari di ripiego e liutai di quelli che a sparar palle di ogni genere alla fine sono riusciti a farne una professione.
Fra tutti, c’ era lei, l’ angelo del focolare, un’ anima senza voce. Bella senz’ altro, molle e sinuosa, irraggiungibile nella sua distanza eterea chè quasi rivolgerle la parola, cercare di confrontarsi in maniera diretta, pareva di squarciare un velo di mistica sacralità. Del resto, se qualche blasfemo avesse tentato di parlarle la risposta sarebbe arrivata per mezzo del filtro del suo consacrato ragazzo, un suo sibilo di voce all’ orecchio e il suo tramite avrebbe svelato l’ oracolo.
Peggio che mai, io, un camionista (con tutto il rispetto) intrappolata in un corpo falsamente segnato da fattezze femminee la cui graziosità mal cela un surrogato isterico che mai più potrebbe essere contenuto in un genere, andavo zampettando a destra e a manca producendo un casino indicibile e consumando ettolitri di birra a profusione. Ricordo che dispiegai la mia buffonaggine nel tentativo di disegnare una mappa sulla capa completamente rasata del festeggiato, riverso ormai in un sonno dionisiaco sul tavolino.
Forse non ho ancora superato il complesso della “bella e silenziosa” , così l’ aveva dipinta anche il mio ex ragazzo, così avrebbe voluto che fossi, dolce immobile e dimessa… e sono passati anni, forse è il momento di dire qualcosa a riguardo. Rossella, fottiti!
Ransie-
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Re: Pensieri sconnessi
Pensieri sconnessi, parziali, così frammentari non potranno mai ricomporre l’ unitarietà. E l’ enigma del papiro egizio rimarrà inesorabilmente irrisolto.
Ransie-
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