Dimensioni e giri

Visto che c'è tutto 'sto ben di Dio di dati a disposizione, apro un altro topic dove raccogliere
misure che possano essere usate come riferimenti quando si valutano barche e barchette.

In questo topic, in particolare, ho intenzione di raccogliere le misure dei 3 indici che avevo già
usato nell'osservare la Gusciodinoce (qui e nel post precedente a cui quello linkato rimanda).

I tre indici sono:

• il fatturato per addetto (F/Na)
• il capitale investito per addetto (CI/Na)
• l'indice di rotazione del capitale investito (F/CI)

Il primo viene comunemente considerato come indice di produttività (della barca, non del singolo
addetto, beninteso... spesso viene usato anche l'analogo "fatturato per ora lavorata").
Il secondo è, diciamo, un indice di tipo dimensionale (fonti o impieghi / dimensione della ciurma).
Il terzo è un indice di efficienza di utilizzo delle risorse patrimoniali, un po' come i "giri" del motore.

Ah, per capitale investito considererò la sua definizione più grezza, cioè il totale delle fonti (che è
uguale al totale degli impieghi).

Inizio ovviamente dal: Totale delle 2022 imprese



Come nel topic con i grafici di CN/TF, ripeterò questa figura per ogni settore in cui è diviso il campione
di 2022 società del quale abbiamo a disposizione i dati. Il grafico di sinistra illustra l'andamento del
fatturato per addetto (linea verde) e del capitale investito (CI=TF) per addetto. Quello di destra invece
illustra l'andamento del rapporto fatturato / capitale investito, che viene detto anche "rotazione del CI"
o "turnover" (lo dico nel caso si voglia usare un motore di ricerca per cercare materiale al riguardo...).

Tornando al caso particolare di questo campione, credo sia interessante notare la crescita dei due rapporti
"per addetto", che a me sembra piuttosto spinta. C'è da tenere conto del fatto che il numero di dipendenti
è andato leggermente calando nel corso dei dieci anni. I valori precisi li si possono trovare nelle tabelle alle
quali si arriva seguendo il primo link del topic, comunque sono passati da circa 1.430.000 nel 1999 a circa
1.340.000 nel 2008. Visti i cambiamenti di legislazione sul mercato del lavoro iniziati con Treu nel 1998 e
proseguiti con Maroni-Sacconi-Berlusconi (non Biagi) nel 2003, è verosimile che un po' di questo calo sia in
realtà rientrato dalla finestra in altre forme (non più stipendi ma fatture e ritenute d'acconto...), e che quindi
questi valori siano sottostimati. Naturalmente "verosimile" non significa necessariamente "vero".

En passant, è interessante notare quanta poca gente (in proporzione al totale dei lavoratori italiani) è alle
dipendenze di questa flotta presa a campione, nonostante sia una parte decisamente grossa della flotta
totale. Questa cosa aveva già fatto capolino sul forum grazie ad un articolo postato da Ransie.

Osservato tutto questo... i prossimi post di questo topic saranno meno carichi di parole.

Aziende del campione nel settore Abbigliamento:

Settore Alimentari -Bevande alcooliche e analcooliche.

Altro giro: Alimentare - Caseario



La "gobba" del 2002 già vista nel topic sul CN, si vede anche qui (grafico a sx) e in corrispondenza c'è
un "calo di giri" (grafico a dx).

Oggi: Alimentare - Conserviero.

Segue: Alimentare - Dolciario.



Anche qui la gobba del 2002 come per i latticini.

Avanti con: Alimentari - Diverse

Finito con gli alimentari, si passa al: Cartario.

Settore: Chimico.

Settorie di oggi. Costruzione Mezzi di Trasporto.

Settore di oggi: Distribuzione al Dettaglio.



L'indice di rotazione dovrebbe essere più alto per le aziende commerciali, dicono... e in effetti. Però è andato
decrescendo costantemente nell'arco di questi 10 anni, mi par di vedere.

Oggi: Elettrodomestici e Apparecchi Radio-TV.

Altro giro: Elettronico.

E' il turno del settorone: Energetico.



Però! E' arrivato a quasi 2 milioni e mezzo per addetto...

Ritorniamo (quasi) sulla Terra con il settore Farmaceutico e Cosmetico.

Altro settore: Fibre Chimiche.

Avanti con: Gomma e Cavi.



La linea blu induce a pensare che ci siano state grosse (o tante) operazioni sul patrimonio attorno al 2000.
Magari delle aziende di questo sottosettore sono entrate in borsa, in quel periodo.. boh?

Settore di oggi: Impiantistico.



Qui c'è da notare il basso livello di "giri", presumibilmente ancora dovuto al fatto che è un settore dove
si lavora su commessa per cui è verosimile che, a parità di fatturato, il capitale investito necessario sia
più alto rispetto a quello di altri settori.

Altro settore: Imprese di Costruzione.



Anche qui una bassa rotazione. Credo che valgano le stesse considerazioni fatte per il settore precedente:
attività che richiede elevati investimenti a parità di fatturato e quindi bassa rotazione.

Settore di oggi: Legno e Mobili.



Questo settore, relativamente piccolo, ha di interessante che in questi anni ha avuto un costante incremento
dell'occupazione. Però per quel che riguarda gli utili nel 2008 è entrato in perdita, quindi è possibile (anche se
non automaticamente detto) che si profili un'inversione di tendenza. Speriamo di no... mi stanno simpatici quelli
che fanno mobili e che lavorano il legno (sarà per via delle mie origini fiemmesi)...

Segue: Meccanico.

Altro settore: Metallurgico.



Questo sembra essere andato un po' su di giri...

Settorino: Pelli e Cuoio.

Altro settore: Prodotti per l'Edilizia.



Anche qui, come per le imprese di costruzione al quale è legato a filo doppio (suppongo), una rotazione bassa.