Ammutinamenti in vista?
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Ammutinamenti in vista?
Dicono da più direzioni che sarà un autunno caldo dal punto di vista occupazionale. Boh... comunque
apro un topic per scrutarsi intorno e registrare eventuali segnali di ammutinamento.
apro un topic per scrutarsi intorno e registrare eventuali segnali di ammutinamento.
I precari della scuola
I precari della scuola in rivolta. Si taglia: oltre 57 mila senza lavoro.
di Salvo Intravaia - Repubblica.it - 28 agosto 2009
LE LEZIONI non sono ancora iniziate, le proteste sì. In questo scorcio d'agosto, i precari della
scuola sono impegnati a protestare contro i tagli al personale della scuola che lasceranno a casa
migliaia di lavoratori. Tre giorni fa, a Salerno un gruppo di precari ha occupato la sede dell'Ufficio
scolastico provinciale (l'ex provveditorato agli studi).
Stessa forma di protesta a Trapani, mentre a Venezia si è svolto un sit-in. E ogni giorno l'elenco
delle proteste a livello locale si allunga. A Palermo il presidio è diventato permanente con due
assistenti tecnici (tecnici di laboratorio) che sono al quarto giorno di sciopero della fame. (cont.
Technolabs, L'Aquila
Colleghi.
L'Aquila: 130 ingegneri terremotati occupano la sede della Technolabs
L'AQUILA - Centotrenta terremotati, tutti ingegneri superspecializzati, sono da martedì mattina asserragliati nella
presidenza della Technolabs, azienda dell'Aquila che dopo il sisma ha già messo in cassa integrazione 52 dipendenti.
( continua su Corriere.it)
Papaveri pubblici
Eeeeeh....
Brunetta, la rivolta dei dirigenti e l’insofferenza degli altri ministri
I dubbi tra i colleghi di governo sulla strategia degli annunci
( Sergio Rizzo su Corriere.it )
Esab di Mesero (MI)
Mesero, gli operai bloccano l'ad in ufficio prosegue la protesta sul tetto della Esab
MILANO - Un intero pomeriggio di trattative dopo tre giorni di protesta sul tetto della fabbrica, con un
operaio colpito da infarto e finito in ospedale. E quando l´incontro con i vertici dell´Esab Saldatura di
Mesero, hinterland nord-ovest di Milano, si conclude con un nulla di fatto, la frustrazione e la rabbia
portano all´assedio dell´amministratore delegato (.. continua su Repubblica.it)
Ideal Standard (BS)
Lavoro, occupata a Brescia la fabbrica Ideal Standard
Il Messaggero, 22 settembre 2009
BRESCIA (22 settembre) - L'Ideal Standard di Brescia, azienda che produce sanitari per bagno, è occupata
dalle 14,30 di oggi. Gli operai sono in assemblea all'interno e hanno chiuso i cancelli della fabbrica. (continua)
Nortel Italia
L’incredibile storia di Nortel Italia: 38 ingegneri a casa senza un perché
di Susanna Turco - Unità.it, 26 settembre 2009
«Tira l’aria di un funerale annunciato, aspettiamo le lettere di licenziamento, ma non ci fermeremo».
Michele Prosperi ha 48 anni, la precisione, l’accento e il piglio di un ingegnere che viene dalla Olivetti
di Ivrea, l’aria di chi non ha nessuna intenzione di mollare una lotta che mai si sarebbe immaginato di
fare. Una protesta che mischia vecchio e nuovo, capitale, spezzatini e crisi mondiali, finanza e blog
(vedasi il dettagliatissimo nortelitaliainlotta blogspot.com). Settantacinque giorni di trattativa approdata
da nessuna parte, nove di sciopero, sette senza cibo, a dormire in una tenda piazzata sul tetto
dell’azienda per la quale dieci anni fa si è trasferito a Roma. (continua)
Re: Ammutinamenti in vista?
Il clamoroso gesto di 4 imprenditori
"Per salvare l'azienda, noi e i dipendenti"
massimiliano peggio
torino
Citano Marx. Chiamano i dipendenti «collaboratori». Finché hanno potuto resistere, non hanno licenziato. E quando si sono dovuti arrendere ai conti in rosso, hanno aiutato i loro lavoratori a trovare una nuova collocazione.
La crisi economica plasma le coscienze e cambia le carte in tavola. Addio lotta di classe, qui è guerra totale. Strani davvero questi quattro imprenditori rinchiusi nell’ufficio di un capannone alle porte di Piobesi Torinese, da ieri in sciopero della fame. «Un tempo si chiamava rischio d’impresa. Oggi è suicidio d’impresa» dice Patrizia Guglielmotto, unica donna del gruppo, al momento. Gli altri sono Aldo Molaro e Fausto Grosso. Ma l’ideatore dell’iniziativa è un vulcanico industriale metalmeccanico: Ezio Raselli. «Nei prossimi giorni - dice - saremo in tanti, perché qui bisogna fare qualcosa. La maggior parte delle aziende è in ginocchio. E cosa fanno le istituzioni? Solo parole. Dicono: faremo, daremo, vedremo. Ma non cambia nulla».
Si apprestano a passare la prima notte. I telefoni squillano, il tam tam si diffonde: giornali, tv, agenzie. Arrivano i delegati di associazioni, i sostenitori di categoria. La lotta è iniziata e non si torna indietro. «Avanti ad oltranza».
Ma questa protesta è l’ultima spiaggia di una rivolta spontanea nata la scorsa primavera a Moretta, in provincia di Cuneo. Quaranta imprenditori hanno dato vita ad un blog che poi si è trasformato in movimento, contando un migliaio di industriali. Si chiamano: «impresecheresistono»...http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/cronaca/articolo/lstp/71511/
"Per salvare l'azienda, noi e i dipendenti"
massimiliano peggio
torino
Citano Marx. Chiamano i dipendenti «collaboratori». Finché hanno potuto resistere, non hanno licenziato. E quando si sono dovuti arrendere ai conti in rosso, hanno aiutato i loro lavoratori a trovare una nuova collocazione.
La crisi economica plasma le coscienze e cambia le carte in tavola. Addio lotta di classe, qui è guerra totale. Strani davvero questi quattro imprenditori rinchiusi nell’ufficio di un capannone alle porte di Piobesi Torinese, da ieri in sciopero della fame. «Un tempo si chiamava rischio d’impresa. Oggi è suicidio d’impresa» dice Patrizia Guglielmotto, unica donna del gruppo, al momento. Gli altri sono Aldo Molaro e Fausto Grosso. Ma l’ideatore dell’iniziativa è un vulcanico industriale metalmeccanico: Ezio Raselli. «Nei prossimi giorni - dice - saremo in tanti, perché qui bisogna fare qualcosa. La maggior parte delle aziende è in ginocchio. E cosa fanno le istituzioni? Solo parole. Dicono: faremo, daremo, vedremo. Ma non cambia nulla».
Si apprestano a passare la prima notte. I telefoni squillano, il tam tam si diffonde: giornali, tv, agenzie. Arrivano i delegati di associazioni, i sostenitori di categoria. La lotta è iniziata e non si torna indietro. «Avanti ad oltranza».
Ma questa protesta è l’ultima spiaggia di una rivolta spontanea nata la scorsa primavera a Moretta, in provincia di Cuneo. Quaranta imprenditori hanno dato vita ad un blog che poi si è trasformato in movimento, contando un migliaio di industriali. Si chiamano: «impresecheresistono»...http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/cronaca/articolo/lstp/71511/
Ransie-
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Re: Ammutinamenti in vista?
La mazzata è arrivata giovedì 29 gennaio. Il gruppo Benetton chiuderà lo stabilimento di Piobesi, a 20 chilometri da Torino, avviando le procedure per il licenziamento di tutti o quasi i 150 dipendenti. Motivazioni dichiarate: la crisi economica, il calo dei consumi, la riduzione degli ordini da parte del gruppo. Mai come in questo caso, tuttavia, le bugie mostrano le gambe corte. Per comprendere la decisione della famiglia Benetton, da poco entrata nella cosiddetta cordata dei volenterosi per salvare l’italianità dell’Alitalia, basta sfogliare il bilancio 2007 della Olimpias Spa, la filiale che possiede l’impianto da chiudere. Ben prima che la recessione globale si annunciasse, il destino dello stabilimento- da sempre considerato un piccolo gioiello, capace di lavorazioni d’eccellenza come la tessitura delle fibre antiallergiche estratte dalle proteine del latte- sembrava segnato: <<Nel 2008 nel settore dei tessuti a maglia>>, recita il documento datato ormai un anno fa, <<è prevedibile una prima contrazione dei volumi di vendita verso Benetton Group in virtù dell’avviamento del nuovo stabilimento in Tunisia>>. http://www.fainotizia.it/2009/03/19/la-grande-crisi-la-solita-fame-e-l%E2%80%99avvoltoio-protetto-dall%E2%80%99aquila
Ransie-
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Mediaset
Caso Mesiano, è rivolta al Tg5 tensione nelle redazioni Mediaset
di Carmelo Lopapa - Repubblica.it - 19 ottobre 2009
ROMA - "Oggi non rispondo alle vostre domande. Piuttosto, inquadratemi i calzini, sono la cosa più importante"
dice Dario Franceschini alla troupe del Tg5 che segue l'indicazione e zoomma. I calzini sono turchesi, ormai
simbolo della solidarietà al giudice Raimondo Mesiano pedinato dalle telecamere di Canale 5 e irriso da un servizio,
tra l'altro, anche per il colore dell'indumento.
Quel servizio adesso spacca proprio le redazioni Mediaset. Un gruppo di giornalisti alza la voce contro una linea e
un modo di operare in cui non si riconoscono. (continua)
FS
Il giudice del lavoro reintegra De Angelis
Era stato licenziato a Ferragosto del 2008 dopo aver denunciato l'insicurezza dei treni Eurostar
(Corriere.it)
Questa notizia mi rende felice.
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