Telelavoro

Telelavoro, Italia maglia nera
Sono soltanto 800 mila le persone che lavorano da casa. Entro il 2011 si prevede una crescita del 7%

Fausta Chiesa - Il Corriere della Sera, 18 gennaio 2009

In Italia la diffusione del telelavoro è minore rispetto agli altri Stati europei. L'anno scorso il nostro Paese contava
soltanto 800 mila telelavoratori, cioè persone che svolgono, in tutto o in parte, la loro attività lavorativa a casa o
«da remoto», in un luogo diverso dalla sede aziendale. Nel 2007 erano 700 mila, pari al 3,2% del numero totale di
occupati. Un numero in crescita, si stima del 7,1% in media nel periodo 20072011, ma pur sempre di molto inferiore
al resto d'Europa. Basti pensare che in Finlandia, Olanda e Svezia più di un lavoratore su quattro è in remote working
(27,6%), nel Regno Unito, in Germania e in Danimarca quasi una persona su cinque (17,8%), mentre nei Paesi
mediterranei (Francia, Spagna e Italia) il tasso di penetrazione medio nel 2007 era del 4,5%.

Eppure l'Unione Europea favorisce questa modalità di lavoro e dal 2002, anno in cui è stato raggiunto un accordo
quadro sul telelavoro, fa pressione sui Paesi membri affinché lo diffondano. (continua)

digi ha scritto:le cose che ho incontrato io erano tutte fregature da cui mi sono tenuta fortemente alla larga....basta digitare su google "telelavoro" e si ha l'idea....in realtà il vero telelavoro non ho capito in cosa consiste...

Ste ha scritto:Tocchi un tasto dolente Giusy, ma non tanto per il telelavoro quanto per le offerte di lavoro... ti confesso che
guardando quelle, io faccio spesso fatica a capire in cosa consistono i lavori che ho già fatto! Deppiù... conosco
persone che non saprebbero dire cosa fa l'azienda nella quale lavorano da anni (magari sono proprio loro che
scrivono gli annunci ...).

La pagina di wikipedia sul telelavoro può essere utile per chiarirsi le idee su cosa sia.

Se poi guardiamo le cose in senso più ampio (o ristretto... boh?), e per "lavoro" intendiamo lo svolgimento di una
qualche attività non di svago astraendo dall'aspetto remunerativo, beh, allora anche ciò che stiamo facendo qui
è "lavoro", nel suo piccolo... ed essendo svolto via reti telematiche, è tele-lavoro...

digi ha scritto:concordo ste....in effetti c'è un sacco di confusione sugli annunci di lavoro e anche a me capita di leggerli senza capire di cosa si tratta, le poche volte che ho trovato qualcosa che poteva corrispondere a ciò che io cercavo, quando ho telefonato ho scoperto che era una stronzata (scusa il termine ma lo definisce bene!!!)...
Per non parlare poi di quelli che cercano personale di "bell'aspetto" per compiti in cui il bell'aspetto non dovrebbe contare....
(ma sono Ot).